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Aprile 2011 – Lusso e low cost. Si possono conciliare due ambiti antitetici? Sebbene possa apparire un’utopia radical-chic, le analisi sul futuro dei consumi dicono invece che potrebbe diventare una condicio sine qua non se si intende intraprendere business di successo.

vogueBrand famosi e nuove generazioni di imprenditori, in Europa e nel mondo, si stanno già attrezzando; Ticket, il nuovo ristorante di Ferran Adrià appena aperto nel centro di Barcellona, offre delicatissime tapas e cocktail raffinati, proponendosi come una fiera gastronomica permanente a prezzi accessibili.

Ad Amsterdam, un gruppo di studenti ha aperto su internet un servizio di driver a prezzi contenuti. Ma anche l’arte subisce il fascino del lusso accessibile se a Berlino le papergirl, ragazze che sfrecciano in bicicletta (concetto già esportato anche a San Francisco e Istanbul), diffondono l’arte distribuendo in corsa opere uniche, arrotolate con carta di giornale, a destinatari ignoti: i passanti. Secondo gli studi del Gpf (istituto di ricerca sul cambiamento sociale, i consumi, la comunicazione), che verranno presentati al Trendwatching festival di Capri, gli acquisti vanno verso una dilagante sobrietà, non sempre imposta, spesso scelta.

La crisi potrebbe rivelarsi salutare per una società ormai avviata al declino? Forse, se, come sembra stia avvenendo, nel futuro prossimo la sostanza prenderà il sopravvento sull’apparenza.

Elisabetta Cappotti

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