Giugno 2011 – dove i motivi sono ridotti a elementi semplici e arcaici e dove le persone e gli oggetti sono posti in un piano di luce che crea contrasto con le zone d’ombra.
A lui, uno dei più grandi fotografi nel Novecento, e a Maurizio Galimberti è dedicata l’antologia di immagini sul tema del Mediterraneo curata da Denis Curti, direttore della sede milanese di Contrasto e vicepresidente della Fondazione Forma, e organizzata dalla Fondazione Capri nell’ambito della III edizione del Festival della fotografia di Capri.
Sono soprattutto i luoghi dell’Italia del Sud quelli immortalati dall’obiettivo di List al quale, più che raggiungere la perfezione tecnica, premeva «cogliere nell’immagine la magia dell’apparizione» e la «forza visionaria »; egli sosteneva che «l’oggetto non è oggettivo. Sarebbe altrimenti inutilizzabile come mezzo artistico».
Nato ad Amburgo nel 1903 e morto nel 1975, List è stato viaggiatore attento e curioso, fine collezionista d’arte, poeta della visione. Celebre oltre che per i suoi contributi a patinate riviste di moda come Vogue, Harper’s Bazar e Life, anche per i suoi nudi maschili che hanno fatto scuola. Un’idea se ne ha anche da scatti come “Flirt in Capri” dove i corpi dei bagnanti disegnano linee precise sull’inconfondibile panorama dell’isola.
Cinquanta le stampe di List in mostra provenienti dal prestigioso Estate List di Amburgo, mentre le opere di Galimberti si innestano naturalmente nell’opera di List iniziando un percorso di sperimentazione e ricerca artistica che vuole essere un omaggio all’opera del fotografo tedesco e dove la natura, il mare, le prospettive inaspettate sono anche qui i soggetti privilegiati di uno sguardo intimo e riservato. Grandi fotografie che contano anche 200 scatti in Polaroid assemblati tra di loro, che danno vita alle architetture e agli splendidi belvedere di Capri.